BCC Lease, la firma che semplifica il leasing
Le Storie di Successo raccontate dai nostri clienti
Presa visione, firma dell’AD, del legale rappresentante, del fornitore e del cliente: concludere una transazione digitale e completare la firma dei contratti può diventare un processo lungo, complicato, scandito da scambi di e-mail, telefonate e pdf. Più sono i ruoli e le realtà coinvolte, più una firma elettronica può fare la differenza, anche nelle fasi successive alla conclusione del contratto.
Ne è testimone oggi BCC Lease, società finanziaria appartenente al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e specializzata nel leasing dei beni per professionisti, microimprese e PMI. Roberta Campanelli, Direttore generale di BCC Lease, ha recentemente raccontato la soluzione di firma elettronica implementata con Intesa in un’intervista a Bancaforte.*
«Un contratto di leasing prevede una triangolazione di documentazione: noi abbiamo da un lato il fornitore del bene, dall’altro il cliente finale. Ogni documento prevede passaggi tra noi e il fornitore, tra noi e il cliente finale, quindi tra il cliente finale e il fornitore. La semplificazione, in questa dinamica che prevede la possibilità di gestione completamente digitale, firma compresa, rispetto invece alla circolazione cartacea del documento, è evidente. Per il cliente, non dover aspettare giorni o mesi per la decorrenza dell’operazione e seguire il continuo scambio dei documenti, ma avere subito la stipula del contratto e la disponibilità del bene è fondamentale».
Benefici immediati e tangibili, dunque, grazie a una piattaforma di firma end-to-end costruita sulle esigenze della società di leasing, che ha bisogno di rapportarsi con fornitori e clienti nel contesto di un’unica transazione.
Nella soluzione creata da Intesa per BCC Lease, in una prima fase viene inviato al cliente finale da parte di BCC Lease un magic link per accedere alla firma della proposta contrattuale, della richiesta di un certificato di firma qualificata, dell’informativa privacy e del modulo antiriciclaggio. Dopo la firma elettronica avanzata del cliente finale (FEA), il modulo antiriciclaggio e di richiesta del certificato di firma qualificata vengono inoltrati al fornitore, che apporrà una FEA. A conclusione del tutto, Intesa si occuperà di apporre la FEQ al pacchetto di documenti e di procedere alla conservazione a norma.
Oltre alla velocità di finalizzazione del processo, grazie a questa soluzione BCC Lease ha ottenuto maggiore sicurezza e compliance normativa. Continua infatti Roberta Campanelli: «A livello di processi interni, la gestione, il controllo e l’archiviazione di un documento digitale è molto più rapida, e in un business dove il margine a pratica è contenuto si genera un risparmio importante. C’è poi un altro aspetto fondamentale: la sicurezza. Un documento che segue un iter digitale certificato ha una sicurezza intrinseca che produce dei benefici, per esempio, rispetto a possibili contenziosi».
Una soluzione di firma elettronica funzionale, sicura ma soprattutto adattata alle esigenze di BCC Lease. In linea con l’approccio di Intesa, infatti, la soluzione è il risultato di un lavoro a stretto contatto con il cliente. «È stata fondamentale in questo la collaborazione innescata tra le nostre competenze interne – le persone dell’organizzazione assieme ai responsabili delle funzioni di controllo e delle funzioni di compliance – e gli esperti di Intesa, che hanno messo a disposizione non solo le capacità tecniche, ma hanno portato in azienda una vera e propria “cultura” orientata al digitale. Il che ci ha aiutato a capire, per esempio, che la strada corretta non è quella di disegnare le soluzioni tecnologiche “in funzione” delle normative. Ma partire dalle esigenze del cliente».
Trovare le competenze più adatte nell’ambito della normativa, della compliance e delle tecnologie, adottando metodologie del design per far incontrare necessità aziendali e aspettative del cliente finale. Ecco cosa significa scegliere Intesa.
* Bancaforte.it, La digitalizzazione? Ci mettiamo la firma